Natalia Goncharova. Tra Gauguin, Matisse e Picasso - Palazzo Strozzi, Piazza degli
Strozzi - Firenze
Mostra in corso dal 28 settembre 2019 al 12 gennaio 2020
In autunno a Palazzo Strozzi arriva una mostra su Natalia Goncharova, pittrice russa incline allo stile fauvista e protagonista del gruppo artistico Zolotoe runo (Vello d'oro). L'artista fu anche collaboratrice di Sergej Djagilev per cui disegno i costumi e le scenografie della mitica compagnia di danza Balletti Russi.
Comunicato Stampa della mostra Verrocchio, il maestro di Leonardo
In una sorta di viaggio tra la campagna russa dove è cresciuta, Mosca dove si è formata, e Parigi dove ha
scelto di vivere, la mostra permette di raccontare la straordinaria vivacità di un’artista originale e innovativa,
vera e propria enfant terrible dell’avanguardia. Il percorso ospita 130 opere, in prestito da importanti
collezioni e istituti internazionali: da musei russi quali la Galleria Tretyakov di Mosca e il Museo Statale
Russo di San Pietroburgo, e dalle collezioni della Tate, della National Gallery, della Estorick Collection
e del Victoria and Albert Museum di Londra. Fondamentali anche i prestiti da istituzioni italiane come i
milanesi Museo del Novecento e il Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco, oltre che dal Mart di
Rovereto.
Tra le principali opere presenti in mostra lavori giovanili quali l’Autoritratto con gigli gialli (1907-1908), la
tela Contadini che raccolgono le mele (1911) già proprietà di Ivan Morozov, uno dei maggiori collezionisti
del primo Novecento, il polittico della Mietitura (1911) e i suoi dipinti di nudi, che la portarono a processo
per oscenità. Una sezione dedicata alle opere religiose accoglie tra l’altro il monumentale polittico degli
Evangelisti (1911), che nel 1914 a San Pietroburgo sconvolse il pubblico e fu ritirato dalle autorità. In
occasione della mostra è stato restaurato il grande paravento commissionato a Natalia nel 1927 per l’Arts
Club di Chicago dalla raffinata collezionista americana Rue Winterbotham Carpenter. La mostra presenta
inoltre un confronto con importanti opere di futuristi italiani, come lo studio per La città che sale di Boccioni e Velocità astratta – l’auto è passata di Balla. Il confronto tra gli studi per Dinamismo di un
ciclista di Boccioni e il Ciclista di Goncharova permette di apprezzare analogie e differenze tra Futurismo
italiano e russo e di ripercorrere il rapporto con Marinetti e con gli artisti frequentati a Roma tra 1916 e ’17.
Nella sezione dedicata a questo soggiorno italiano di Natalia e Mikhail, sono inclusi due lavori riemersi
recentemente: Quattro Evangelisti, esposto all’epoca, da allora mai più esibito, e Icona del Salvatore,
totalmente inedito. Donati all’amica artista boema Rougena Zátková, rappresentano una significativa
testimonianza dell’uso di Natalia di donare proprie opere alle persone care. Fotografie d’epoca illustrano la
biografia di Natalia, mentre alcuni video introducono al suo mondo e alla sua epoca: la vita rurale e urbana
russa prima della Rivoluzione, la religiosità ortodossa e l’affascinante ambiente dei Ballets Russes di Serge
Diaghilev. Il teatro le ha infatti assicurato rapidamente fama internazionale, grazie a scene e costumi di un
esplosivo colorismo, che interpretano con grande vivacità l’animo russo, come quelli per il Coq d’or e
l’Oiseau de feu.
Anche l’allestimento della mostra rievoca le tinte forti, decise, che sono prerogativa di Natalia, utilizzando
una rielaborazione grafica di motivi decorativi desunti dalle sue illustrazioni di libri, per un’immersione
totale nella molteplice e spettacolare realtà dell’artista.
“Dopo lo straordinario successo di Marina Abramovic,” – dichiara Arturo Galansino, Direttore Generale
della Fondazione Palazzo Strozzi – “Palazzo Strozzi celebra un’altra artista donna, Natalia Goncharova,
una delle principali figure femminili delle avanguardie di primo Novecento, capace di imporsi a livello
internazionale con una produzione poliedrica e originale che ha saputo unire il linguaggio della
tradizione russa e le istanze del modernismo occidentale. L’esposizione propone una immersione nel
mondo di un’artista in grado di unire culture diverse in modo fortemente anticonformista e spesso
provocatorio. Il progetto è realizzato grazie alla sinergia con la Tate Modern di Londra, confermando la
vocazione di Palazzo Strozzi nel creare progetti originali di livello e qualità internazionali in dialogo con
le più importanti istituzioni culturali mondiali”.
“Dedicare una mostra a Natalia Goncharova assume un significato particolare” – afferma Ludovica
Sebregondi, curatrice della versione italiana della mostra – “non solo perché sottolinea il ruolo trainante
che l’artista ha avuto nell’ambito delle avanguardie, ma anche per dar conto della sua capacità di
esplorare stili diversi, riuscendo poi a ricondurli alla propria visione del mondo. Uno spirito
anticonformista, il suo, ma discreto, tenace, tanto da essere stata, in Russia, la prima donna a dipingere
nudi, a essere colpita dalla censura per opere a tema religioso, a esibirsi nei cabaret, a mostrarsi nei
luoghi più eleganti di Mosca con il volto decorato. Il suo nome in ambito teatrale è leggendario, suoi
dipinti hanno raggiunto quotazioni da primato alle aste, adesso è il momento che la sua opera, in toto,
venga conosciuta anche dal grande pubblico”.
La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e Tate Modern, Londra con la
collaborazione dell’Ateneum Art Museum, Helsinki. Con il sostegno di Comune di Firenze, Regione
Toscana e Camera di Commercio di Firenze. Con il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.
Orario d'apertura: tutti i giorni dalle 10.00 alle
20.00. Giovedì dalle 10.00 alle 23.00. Ingresso in mostra consentito fino
a un'ora prima dell'orario di chiusura.
Biglietti: intero € 13; ridotto € 10; € 4 ridotto scuole. Per i possessori del biglietto di ingresso al Museo Nazionale del Bargello e UAM Pass speciale ridotto € 9.
Telefono: +39.055.2645155
Sito Web: Palazzo Strozzi |